Cosa c’è d’amore
Nel disgelo del cuore
di brina e di rugiada
Le gocce di sangue
Sull’ anima appannata
L’occhio lento
Il torpore del movimento
E’ sottile il filo della tristezza in questi giorni
I figli della memoria esplodono nell’anima
Senza preavviso
Mai.
Il cielo, quel cielo
Che poi è sempre lo stesso
Sul capo nostro, oggi, è chiaro
L’umore meno
Il viso più vero
Tagliato, sfregiato,
dalla vita
Schiva gli schiaffi dei passanti giudicanti
Ho nostalgia della poesia
Ma tu diresti che è solo tristezza
Che andrà via.
Guardami
per non vedermi
Copriti gli occhi con veli bagnati
Di lacrime
Figuranti siamo
Figuranti.
Tutto quello che c’è
È soltanto
Melanconica melodia
Suonata da un rom
Per le strade dei nostri cuori.
Aldo Trulli
2 commenti:
«Per mille volte cercò gli occhi di lei, e per mille volte lei trovò i suoi. Era una specie di triste danza, segreta e impotente.»
amore che diviene problema,obbligo,mancanza,ragione di discussione, litigio, divisione, non è amore.
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